Fondo per la transizione industriale

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Dal 10 ottobre 2023 fino al 12 dicembre 2023 le aziende possono presentare la propria domanda al Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale.

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

 

Beneficiari dei contributi

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019.

Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore.

 

Programmi ammissibili

Gli investimenti devono essere volti a perseguire, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell’unità produttiva oggetto di intervento:

  1. una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento.
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali e non devono determinare un aumento della capacità produttiva dell’unità produttiva oggetto dell’intervento.

I suddetti programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo.

Devono prevedere spese complessive di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro.

I programmi di investimento non devono prevedere interventi obbligatoria da attuare in ottemperanza a disposizioni normative nazionali e/o europee.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, che riguardino:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
  • Spese di personale.

 

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6 “Aiuti a favore della decarbonizzazione” del “Quadro temporaneo”.

L’ammontare dell’agevolazione varia in funzione della tipologia dell’investimento, delle caratteristiche dell’impresa e della modalità agevolativa.

 

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

 

Valutazione domande

L’ente realizza una graduatoria sulla base di un punteggio determinato in funzione di:

  1. risparmio energetico, risparmio della risorsa idrica, risparmio di materie prime e semilavorati;
  2. produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile per autoconsumo;
  3. riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

Sono applicate poi delle maggiorazioni in caso di :

  1. risparmio energetico pari o superiore al 5% o/e risparmio nell’utilizzo di materie prime critiche pari o superiore al 5%
  2. possesso della certificazione EMAS, ISO 140001, ISO 50001, ISO 14006, Ecolabel e/o della certificazione della parità di genere
  3. iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 8 della delibera AGCM n. 24075 del 12 novembre 2012 – Regolamento attuativo in materia di rating di legalità
  4. completamento delle attività entro il 30 giugno 2026.

 

Hai in programma la realizzazione di interventi di efficientamento energetico?

Contattaci al numero 059 211085 oppure scrivi all’email info@energynet.it per valutare l’ammissibilità del tuo programma di investimento al Fondo per la Transizione Industriale.