Piano Transizione 5.0: nuovi incentivi per il risparmio energetico

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legge che definisce le modalità di attuazione del Piano Transizione 5.0, per agevolare il risparmio energetico delle imprese.

Le linee guida, già validate da Bruxelles, si concentrano su agevolazioni biennali per il 2024-2025 mirate a ridurre i consumi energetici aziendali. Ecco i punti chiave:

1️⃣ Acquisto di beni 5.0: sostegno per l’acquisizione di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 con riduzione dei consumi energetici pari almeno al 3% / 5%.
2️⃣ Energia rinnovabile: incentivi per l’acquisto di beni per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, escluse le biomasse.
3️⃣ Formazione verde: agevolazioni per le spese di formazione del personale in competenze per la transizione verde.

In particolare, i 6,3 miliardi sono così distribuiti:

  • 3.780 milioni per i beni strumentali
  • 1.890 milioni per autoconsumo e autoproduzione
  • 630 milioni per la formazione

Chi può accedere ai benefici del piano Transizione 5.0?

Il piano è dedicato a tutte le imprese che effettuino “nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici”, senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale.

Sono escluse specificamente le imprese in difficoltà finanziaria o che hanno ricevuto sanzioni interdittive; si richiede inoltre il rispetto delle norme sulla sicurezza e i contributi previdenziali.


Cosa beneficia il piano e come si affianca al Piano Transizione 4.0? 

Il piano beneficia investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025 che conseguano risparmio energetico, autoproduzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo, spese di formazione del personale per le tecnologie della transizione digitale.
Il piano Transizione 5.0 non sostituisce l’attuale piano Transizione 4.0 per quanto riguarda il credito di imposta dei beni strumentali 4.0 ma lo affianca.


Quanto è il beneficio ottenibile in credito di imposta? 

La prima novità del Piano Transizione 5.0 è saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e le spese per la formazione interna dei dipendenti finalizzata all’acquisizione o consolidamento di competenze sulle tecnologie necessarie ai nuovi processi.

Oltre agli incentivi per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali (con contestuale riduzione dei consumi energetici) , torna anche il bonus formazione dei lavoratori.

Secondo lo schema del provvedimento, il credito d’imposta annuo concesso ad ogni impresa beneficiaria, sarà pari al:

  • 35% delle spese ammissibili, fino a 2,5 milioni di investimenti,
  • 15% della quota di investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro;
  • 5% del costo degli investimenti tra 10 e 50 milioni di euro (tetto massimo).

 

Quale documentazione serve per ottenere il credito?

Per ottenere il credito servono certificazioni di valutatori indipendenti dei consumi energetici prima dell’intervento, di quelli dopo l’intervento e delle caratteristiche di interconnessione 4.0 ed infine una certificazione contabile del revisore della correttezza delle spese presentate. Il credito d’imposta concesso è disponibile decorsi dieci giorni dalla comunicazione ai beneficiari del provvedimento di concessione ottenuto a seguito della presentazione della documentazione richiesta.
È necessario mantenere il possesso dei macchinari 5 anni, pena la riduzione dei benefici fiscali.